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E tu, che proprietario sei?

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Quando si pensa ai gatti, un luogo comune molto diffuso afferma che questi animali non creino un vero e proprio legame con la persona che se ne prende cura, ma si affezionino tutt’al più alla casa, mantenendo un’indole autonoma e indipendente. In realtà, diverse ricerche hanno dimostrato che i gatti sono in grado di formare con gli esseri umani legami complessi dal punto di vista emotivo, in cui l’animale può essere percepito in molti modi diversi dal proprietario: come una fonte di supporto e conforto nei momenti di stress o come un motivo di gioia e spensieratezza, ad esempio.

Uno studio dell’università di Exeter, in Inghilterra, ha osservato 5 differenti profili di proprietari di gatti, a partire dal loro atteggiamento verso alcuni comportamenti dell’animale, tra cui la tendenza a girovagare. Tali profili possono essere ordinati secondo il livello di preoccupazione che la persona esprime nei confronti del proprio gatto, dal più inquieto al più rilassato:

  1. Proprietario “apprensivo”: considera il gatto un membro della famiglia, alla stregua di un figlio ed è molto preoccupato dalle minacce alla sua salute e alla sua sicurezza. Evita di farlo uscire, per scongiurare il rischio che possa perdersi, essere rubato, ucciso o che qualcuno possa fargli del male. È comunque consapevole che l’animale ha bisogno di stimoli, perciò dedica tempo a intrattenerlo e a giocare con lui.
     
  2. Proprietario “protettivo”: considera il gatto un amico prezioso, si preoccupa molto della sua sicurezza, ma è disposto a tollerare un po’ di ansia se l’animale manifesta il bisogno di esplorare l’esterno, consentendogli di uscire durante il giorno. È un proprietario attento, che ama condividere il proprio tempo e i propri spazi con l’amico felino.
     
  3. Proprietario “consapevole”: considera il gatto un amico speciale, se ne prende cura in modo adeguato e ne conosce i bisogni. Gli dedica coccole e attenzioni ed è in grado di lasciargli lo spazio necessario, consentendogli l’accesso allo spazio esterno laddove i benefici siano superiori ai rischi.
     
  4. Proprietario “complice”: considera il gatto un compagno di avventure e ne asseconda l’indole “selvatica”. Considera una crudeltà il pensiero di limitarne l’autonomia e ne asseconda i bisogni, sottovalutando talvolta i rischi. Tuttavia, nel momento in cui percepisce che l’animale ha un problema, si attiva per tutelarlo.
     
  5. Proprietario “spensierato”: considera il gatto un piacevole “coinquilino” e ne apprezza soprattutto le caratteristiche di autonomia e indipendenza, tendendo a sopravvalutarle. Non ama avere né imporre vincoli, perciò si preoccupa di soddisfare le necessità di base del felino, convinto che sia in grado di autogestirsi. È fatalista e ritiene che alcuni rischi facciano parte della natura, perciò agisce poco per la prevenzione, attivandosi invece nelle emergenze.
     

Come tutti i tentativi di inquadrare le persone entro categorie predefinite, anche questa classificazione ha dei limiti e non deve essere interpretata in modo rigido: possono infatti esistere molte sfumature tra le caratteristiche associate ai diversi profili e l’atteggiamento nei confronti del proprio gatto può variare in base all’esperienza, man mano che il rapporto evolve, o in relazione a particolari fasi della vita.

Esistono infatti diverse tipologie di relazione che possono instaurarsi tra le persone e i gatti, sulla base del particolare incontro che si realizza tra le caratteristiche del proprietario e quelle del gatto, che non è un oggetto passivo delle nostre attenzioni, bensì un animale capace di interagire con noi in maniera reciproca, manifestando bisogni e preferenze.
 

Vuoi scoprire che tipo di proprietario sei? Clicca qui Dimmi com'è il tuo gatto e ti dirò chi sei | My Happy Pet (vetoquinol.com)
 

Qualsiasi sia il profilo in cui ti ritrovi, il consiglio è di continuare a incuriosirti nei confronti dell’affascinante mondo dei felini e delle molteplici forme che può assumere la relazione con loro, chiedendo informazioni al tuo medico veterinario su come prenderti cura del tuo gatto in modo ottimale e rendere il vostro legame gratificante per entrambi!

 

Fonti bibliografiche
Crowley, S. L., Cecchetti, M., & McDonald, R. A. (2020). Diverse perspectives of cat owners indicate barriers to and opportunities for managing cat predation of wildlife. Frontiers in Ecology and the Environment18(10), 544-549.
Ines, M., Ricci-Bonot, C., & Mills, D. S. (2021). My cat and me—A study of cat owner perceptions of their bond and relationship. Animals11(6), 1601.

 

 

Tips & Tricks

  • Era il lontano 1991 quando la ricercatrice americana Karen Allen e i suoi collaboratori parlarono per la prima volta di “effetto pet”, pubblicando i risultati di uno studio volto a comprendere l’influenza della presenza di altri individui sullo stress. In particolare, l’obiettivo era fare chiarezza sulle caratteristiche che permettono di percepire l’altro come un’effettiva fonte di supporto sociale, capace di ridurre l’attivazione del sistema nervoso autonomo in una situazione che faceva sentire le persone sotto pressione.

  • I nostri amici gatti ci danno non solo amore e affetto, ma ahimè possono ospitare molti parassiti, di cui alcuni sono trasmissibili all’uomo; e da dove vengono questi parassiti?

    A volte dall’ambiente, in cui resistono per lunghi periodi, a volte tramite il contatto con altri gatti/cani, a volte tramite l’ingestione di piccole prede che fungono da ospiti intermedi (lucertole, uccellini…).

  • Come tutti i veterinari ricordano, i gatti non sono piccoli cani, per cui anche a livello di salute e vaccinazioni hanno necessità differenti. Bisogna ricordare che lo scopo dei vaccini è di far sì che il sistema immunitario dell’animale funzioni appieno da difesa nei confronti di patologie pericolose e ad alta diffusione.

  • Arriva la bella stagione e il caldo! Non solo per noi, ma anche per i nostri amici gatti questa situazione può risultare fastidiosa. Il gatto, infatti, non ama i climi estremi ma preferisce una temperatura mite (o con tendenza al freddo, in gatti come il Norvegese delle Foreste o il Siberiano).

    Un aspetto importante da considerare quando si alzano le temperature è l’idratazione: questo perché i gatti sono animali che tendono a bere molto poco, e in primavera – estate rischiano di disidratarsi.

Prodotti

  • Descrizione

    Zylkene® Plus è un mangime complementare che aiuta a rilassare cani e gatti in situazioni difficili e ricorrenti, nel lungo termine.
    Grazie alla sua formula potenziata, Zylkene® Plus può essere un valido supporto in situazioni di disagio difficili o in qualsiasi circostanza la routine dell’animale venga turbata nel lungo termine.

    Situazioni nel lungo termine:

  • Descrizione

    Zylkene® è un mangime complementare che aiuta a rilassare cani e gatti in caso di cambiamenti nello stile di vita e situazioni difficili che possono creare disagio.
    Zylkene® può essere un valido supporto in situazioni di disagio nel breve termine in qualsiasi circostanza la routine dell’animale venga turbata.

    Situazioni nel breve termine: