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Come riconoscere i dolori articolari nel cane e nel gatto

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Con l'età, i nostri animali domestici tendono a diventare più tranquilli, rallentano i loro movimenti, dormono di più e diventano meno attivi. Anche se si riduce l'intensità del movimento, questo spesso è normale, e la causa è da ricercare al dolore causato dall'osteoartrite. Esistono molti segni, abbastanza facili da riconoscere, che possono indicarti se il tuo animale anziano sente dolore.

SEGNI PIU' COMUNI DI DOLORE NEI CANI ANZIANI

Il tuo cane ti sembra più lento del solito, mentre sale le scale? Salire in macchina gli risulta sempre più difficile? Dorme di più? Forse il tuo animale potrebbe sentire dolore alle articolazioni ...

Ecco i sintomi più comuni di osteoartrite nel cane:

  • Rigidità articolare dopo un'attività vigorosa
  • Rigidità al momento di alzarsi o dopo un lungo periodo in cui è rimasto sdraiato
  • Riluttanza a saltare in macchina o a salire le scale
  • Minor vigore durante le passeggiate
  • Tendenza a leccarsi o a mordicchiarsi le articolazioni colpite
  • Zoppia

SEGNI PIU' COMUNI DI DOLORE NEI GATTI

I gatti che soffrono di osteoartrite sono meno inclini a saltare sui muri, hanno più difficoltà a gestire il loro movimento, perché hanno perso la flessibilità delle articolazioni.
Alcuni gatti possono anche smettere di usare il loro solito posto in cui si fanno le unghie.

Ecco i sintomi più comuni di osteoartrite nel gatto:

  •  I gatti trascurano la loro cura
  •  Non riescono a saltare più in alto come una volta
  •  Sporcano fuori dalla lettiera
  •  Dormono meno o  di più
  •  Evitano il contatto con gli esseri umani
  •  Si nascondono

COSE DA FARE QUANDO SI PENSA CHE IL PROPRIO ANIMALE SENTA DOLORE

Se sei preoccupato per il comportamento insolito del tuo animale domestico, rivolgiti subito al tuo veterinario, che potrà indicarti il trattamento più adatto per eliminare il dolore del tuo amico.

 

Vuoi saperne di più? Visita www.artritecanegatto.it

Tips & Tricks

  • Siamo nati per giocare. Noi e i nostri gatti. Secondo il neuroscienziato Jaak Panksepp, infatti, il gioco fa parte dei sistemi emotivi di base comuni a tutte le specie di mammiferi e consente di sperimentare una serie di affetti positivi che comprendono stati di piacere, gioia, gratificazione e ricompensa.

  • Come reagisci quando ti separi dal tuo gatto? Può capitare quando vai al lavoro o hai voglia di uscire. O se il tuo gatto ha l’abitudine di esplorare l’esterno. 

    Nel contesto di un legame affettivo, gli episodi di separazione e la reazione a questa situazione sono molto importanti per comprendere la qualità della relazione e le modalità di gestione delle emozioni.  

  • Era il lontano 1991 quando la ricercatrice americana Karen Allen e i suoi collaboratori parlarono per la prima volta di “effetto pet”, pubblicando i risultati di uno studio volto a comprendere l’influenza della presenza di altri individui sullo stress. In particolare, l’obiettivo era fare chiarezza sulle caratteristiche che permettono di percepire l’altro come un’effettiva fonte di supporto sociale, capace di ridurre l’attivazione del sistema nervoso autonomo in una situazione che faceva sentire le persone sotto pressione.

  • I nostri amici gatti ci danno non solo amore e affetto, ma ahimè possono ospitare molti parassiti, di cui alcuni sono trasmissibili all’uomo; e da dove vengono questi parassiti?

    A volte dall’ambiente, in cui resistono per lunghi periodi, a volte tramite il contatto con altri gatti/cani, a volte tramite l’ingestione di piccole prede che fungono da ospiti intermedi (lucertole, uccellini…).

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