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Quanto ne sai di incontinenza urinaria?
Torna indietroL'incontinenza urinaria è una condizione patologica che consiste nella perdita involontaria di urina dovuta all’incapacità di trattenerla in vescica. Molto più frequente nel cane, può colpire anche il gatto.
Ci sono diverse cause di incontinenza urinaria e possono agire da sole o insieme, secondo diverse combinazioni. Proprio a causa della natura multifattoriale ed articolata del problema, la diagnosi corretta ed il successo terapeutico spesso necessitano di un approccio clinico che prende in considerazione varie discipline della medicina veterinaria, dall’esperto in diagnostica per immagini, al chirurgo e allo specialista in medicina interna.
L’incontinenza può interessare cani di ogni età, sesso e razza, ma è più frequente nelle femmine di età adulta o avanzata, soprattutto se sterilizzate. Boxer, Dobermann, Rottweiler, Setter irlandese, Bobtail, Labrador e Golden Retriever sono tra le razze maggiormente colpite.
Il segno clinico che viene immediatamente osservato dal proprietario è la perdita di urina. Questa può avvenire in maniera sporadica, intermittente (per esempio solo durante il sonno o dopo i pasti), o, nei casi più gravi, essere continua. La perdita di urina spesso fa si che l’animale si lecchi nelle parti intime più del normale per tenersi pulito. Inoltre lo stillicidio di urina in prossimità degli organi genitali può causare cambi di pH e della flora, dunque possono presentarsi infiammazioni come vaginiti. Inoltre, se l’urina viene a contatto con la cute per esempio nei pressi della vulva per la femmina e sull’addome nel maschio, si può notare una dolorosa dermatite.
La diagnosi può essere complessa e di base prevede la visita clinica e gli esami di laboratorio. Gli esami del sangue servono per eliminare dalle ipotesi patologie che causano un aumento della sete e dell’emissione di urine (poliuria/polidipsia) come il diabete, infezioni dell’utero etc. L’esame delle urine serve per escludere le cistiti, più frequenti nella femmina che nel maschio. Se questi esami sono nella norma, a seconda dei casi, potrebbe essere necessario procedere con una visita neurologica o diagnostica avanzata (radiografie, endoscopie fino addirittura all’utilizzo della tomografia computerizzata).
Generalmente l’incontinenza urinaria si classifica in base alle cause. Escludendo le forme neurologiche, gli altri casi si distinguono in forme congenite (difetti anatomici presenti sin dalla nascita) o acquisite.
Anche se i difetti congeniti normalmente si rilevano sin da quando il cane è cucciolo o comunque giovane, un’anomalia di questo tipo a volte si può diagnosticare anche in età adulta. L’anomalia anatomica più frequentemente riscontrata è sicuramente l’uretere ectopico. In questo caso l’uretere, un tubicino che collega ciascun rene alla vescica, invece di terminare come dovrebbe in vescica, la sorpassa e si immette direttamente in uretra, bypassando il muscolo che serve a tenere la vescica chiusa in maniera volontaria (sfintere uretrale). In questo caso è necessaria un’operazione chirurgica per rimettere in posizione questo condotto. Ad oggi la chirurgia veterinaria è talmente avanzata che in alcuni casi di uretere ectopico si può procedere con una chirurgia mininvasiva in day-hospital.
Altri difetti congeniti sono per esempio l’ureterocele, le anomalie vestibolo vaginali, la stenosi vestibolo-vaginale.
In altri casi l’incontinenza si può acquisire nel tempo. La causa più frequente è l’incompetenza del meccanismo dello sfintere uretrale (USMI) presente soprattutto nelle cagne sterilizzate e dovuta agli effetti conseguenti alla mancanza di estrogeni. Non è detto però che l’incontinenza si presenti poco tempo dopo la sterilizzazione, in alcuni casi possono passare anche diversi anni!
In questo caso il muscolo che circonda il collo della vescica (sfintere) non riesce a contrarsi come dovrebbe, rendendo l’animale incapace di trattenere l’urina. Normalmente questo muscolo funge da “porta” e si “apre” solo durante l’atto volontario della minzione.
Chiaramente ci sono altre cause, meno frequenti di incontinenza acquisita come per esempio tumori vescicali, tumori vaginali e fistole uretero-vaginali.
Senza pensare subito al peggio, rivolgiti al medico veterinario per una corretta diagnosi e, nel frattempo, scarica il leaflet informativo che ti dà ulteriori spiegazioni e suggerimenti sull’incontinenza urinaria.
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